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Paul Gilbert e il Blitz Live Music Pub Spaccano!!!!
15.04.2015 01:17Quante parole saranno state dette su un mostro di bravura come Paul Gilbert? Quanti giornalisti accreditati avranno scritto articoli, recensioni sulla sua musica? Quante riviste a livello mondiale avranno scritto di lui? Noi vogliamo raccontarvi la splendida serata del 12 Aprile al Blitz Live Music Pub dove Paul Gilbert ha tenuto una clinic che in realtà si e' rivelata un live a tutti gli effetti. La prima cosa che ci ha colpito e' stato il suo suono splendido, che arriva immediatamente e che ti scalda lo stomaco, lasciandoti una sensazione di benessere con un effetto rigenerante. Lui, che è considerato uno fra i 50 chitarristi più veloci di tutti i tempi, si e' soffermato in spiegazioni sulle fondamenta su cui si basa la musica: la durata dei suoni, la dinamica, l'espressività che si raggiunge anche attraverso il vibrato e gli abbellimenti. Ci ha raccontato i suoi miti che sono Jimmy Page e Ace Frehley consigliandoci di ascoltare tutti i giorni i Beatles. Le sue spiegazioni sono state affrontate abbracciando la sua chitarra che ha suonato con una semplicità sorprendente che solo i grandi possono avere. Persona generosa, ha toccato diversi generi musicali raccontando anche i suoi inizi e le sue esperienze. Tanta e' stata la sua simpatia e semplicità che ci e' sembrato uno di noi, con il suo modo di cantarsi la musica nella testa, di interiorizzarla prima di affrontare il brano e raccontandoci il problema di tutti i musicisti nella formazione dei calli e del dolore alle mani. Ha voluto sul palco due musicisti veri, non delle basi o degli aiuti tecnologici; un veterano dei live che e' una sicurezza indiscussa, di gran talento come Marco Bachi e un giovanissimo, che ha saputo affrontare egregiamente questa importante prova Angelo Carmignani. Inoltre, inaspettata, una jam che ha visto avvicendarsi sul palco accanto a lui 3 bravi chitarristi che hanno potuto fare la splendida esperienza di suonare con un mito e che sono: Paolo Sodini, Marco Bracci (che aveva già suonato durante una clinic con Paul Gilbert nel 1998) e Andy Martongelli che e' arrivato appositamente da Verona per incontrare il chitarrista. Del resto anche noi già fin dal primo pomeriggio abbiamo vissuto questa giornata con un'agitazione ed un'emozione di quelle giuste, autentiche che arrivano dalla consapevolezza di sapere che ci saremo trovati davanti ad un grandissimo. E così e' andata, superando anche le nostre aspettative. Enorme piacere ci ha fatto vedere tanti musicisti di domenica sera che già da molto presto aspettavano Paul Gilbert e l'hanno accolto come meritava. Serata fantastica di quelle che ti lasciano un segno e che ti rimangono attaccate alla pelle, dalla quale si fa fatica a riemergere e a tornare alla vita di tutti i giorni. Grazie a tutti ma il ringraziamento più grande va senza dubbio ai fratelli Niccolai, sempre uniti, insieme hanno fatto crescere questo locale meritando veramente l'apprezzamento di tutti. E' il locale sicuramente più bello della toscana, quando entri dentro ti ritrovi immerso nella musica con tutti i suoi numerosi strumenti , le foto e i riferimenti a questo mondo. David e Giovanni ci regalano una programmazione consueta di tutto rispetto, andando dietro anche al gusto della loro numerosa clientela e in più tante clinic di prestigio a livello mondiale che ci danno la possibilità a noi tutti di vivere dei sogni. Il loro impegno e' costante e meritevole, con un team di collaboratori ottimo che rendono l'atmosfera all'interno del locale calda e accogliente. Splendide persone che sono solo da ammirare. Grande Blitz! Grande Paul Gilbert e grandi noi tutti che eravamo li ad applaudire la sua indimenticabile performance. Noi personalmente lo dobbiamo ringraziare anche per la sua cortesia nel regalarci i suoi saluti per gli ascoltatori di Garage Radio.
La Zia e lo Zio Rock Dj
Una sera al Santomato Live di Pistoia
12.04.2015 15:08Non voglio parlare dei Big Ones semplicemente come tributo perché sarebbe troppo facile e scontato, voglio parlare di una band che ha all’interno ottimi musicisti e cari amici che hanno meritato sempre il mio rispetto. Venerdì 10 aprile 2015 siamo andati al Santomato Live di Pistoia per rivedere i nostri amici Renzo, Luca, Jama, Mauro, Max e Dave, e ci siamo trovati all’interno di un gran bel locale preparato e attrezzato per chi ha voglia di musica Live. Gran bel palco e discreto impianto audio. La cosa carina è che quando arrivi, ti trovi davanti un classico circolino di paese, ma appena scendi le scale, sei catapultato in una piccola arena della musica. I Big Ones sono saliti sul palco e hanno fatto il loro collaudato Show impeccabile. Ormai dopo più di 15 anni di attività la band è affiatata e Renzo D’Aprano non ha nessuna difficoltà nell’immedesimarsi nel personaggio di Steven Tyler e non “Steve Tylor” come qualcuno continua a scrivere erroneamente. La serata è scivolata via molto serenamente, il pubblico ha cantato, si è divertito e si è creata un’atmosfera molto bella. Il Santomato Live ci ha fatto un’ottima impressione e le persone che ci lavorano all’interno sono state molto gentili e disponibili. Possiamo dire al pubblico, amante dei tributi, che va tranquillamente sul sicuro quando si trova davanti una band come i Big Ones perché musicalmente sono impeccabili e Renzo è un puro animale da Palco.
Vogliamo solamente fare una precisazione, i Big Ones hanno all’attivo anche due Album di Inediti che sono splendidi, un Rock cantato in Italiano egregiamente, suonato in maniera impeccabile e distribuito dalla Warner Music. Peccato che in Italia questi due loro “capolavori” non vengano fatti emergere come meritano, Noi a Garage radio siamo tra i pochi che li trasmettiamo regolarmente e con molto piacere. Concludiamo questo nostro pensiero musicale ringraziando i Big Ones per ciò che fanno e per la grande amicizia che ci lega da anni, un’amicizia e amore fraterno che portiamo dentro al cuore orgogliosamente e ringraziamo il Santomato Live di Pistoia per l’ospitalità che ci ha dato congratulandoci con loro per il bellissimo ambiente musicale che stanno portando avanti con molta dedizione e amore.
A presto
Lo Zio Rock e la Zia
Cris Pinzauti "BLACK" una tentazione diabolica
11.04.2015 15:00Cris Pinzauti con il suo album "Black" finalmente, affronta la sua musica in versione acustica. Tutto il percorso scaturisce dalla sua grande esperienza di live in molti locali. Diciamo finalmente, perché ci sembra naturale che sia arrivato ad esprimersi attraverso l'acustico, tutti noi lo stavamo aspettando e ne sentivamo il bisogno. Cris Pinzauti riesce a far vedere la sua anima più intima , fra sonorità diverse e originali affrontando i suoi brani con dolcezza e con sensibilità. Una grande ispirazione gli viene dai testi che lui scrive, questo diavolo chiuso in uno stanzino (The devil in the closet) era inevitabile che prima o poi uscisse fuori e lo obbligasse ad affrontare le sue paure e a superare le varie difficoltà del momento che ha affrontato con uno splendido gusto e con grande coraggio. Come succede anche nella vita di tutti noi, grazie a questa presenza ingombrante, riusciamo a tirar fuori la parte più profonda e sensibile ma anche quella più oscura e misteriosa. Diventa l'intermediario che ci permette di esorcizzare tutte le nostre paure e ci stimola a reagire rischiando anche di scoprire realtà nascoste che non sapevamo di avere. L'intero album e' interamente eseguito da Cris che oltre a suonare le chitarre acustiche, suona il basso acustico e percuotendo la chitarra in vari modi, trova le sonorità più congeniali per i diversi brani. Una bella impronta viene lasciata da alcuni colleghi musicisti che sono: Marco di Maggio, Jacopo Meille, Francesco Bottai e Marzio Pinzauti. “ Black” è un percorso attraverso l'anima, sensibile, molto curato a livello sonoro, una grande sfida che Cris ha superato brillantemente. L'intero album arriva in maniera immediata all'orecchio di chi ascolta, che viene immerso in atmosfere diverse, originali e viene catapultato in un mondo magico. Non si può non ammirare questo "diavolo" di Cris, artista misterioso e sorprendente che ci ha regalato melodie nuove, eseguite in maniera impeccabile e cantate con una versatilità che ci cattura e che e' il frutto di uno studio e di una ricerca accurata dentro se stesso.
Noi consigliamo l'ascolto di questo cd inserendo inoltre i brani di "Balck" nella programmazione di Garage Radio.
La Zia e lo Zio Rock Dj
Cris Pinzauti - My Black Is Back (Official Video)
La crisi dei Live Rock, Perché?
06.04.2015 15:52Non vogliamo aprire una polemica ma non ci siamo mai domandati del perchè i locali "Rock" soffrono più degli altri??
Secondo noi in Italia il popolo "Rock" è sempre stato una minoranza e con il passare degli anni NON si è mai evoluto. La maggior parte delle Band Italiane che fanno "Rock" sono "VECCHIE", non si sono mai aggiornate musicalmente e il pubblico ne ha forse le palle piene. Oggi nel 2015 se una band vuole attirare persone giovani, non può proporgli il solito live in stile anni 70/80/90 anche se inedito, facendo così attirerà solamente i fedelissimi del genere Rock 70/80/90. I generi musicali si aggiornano, le persone si aggiornano e sono diverse in ogni generazione. Pensate un po’ se a noi negli anni 80 ci facevano ascoltare le Hits degli anni 60. In quell’istante non potevamo apprezzarle perchè avevamo nella testa solo le Band del nostro momento. Noi pensiamo che chiunque faccia musica, se vuole farla per piacere alla gente, deve farla con un linguaggio attuale inserito nel nostro tempo. Ci è capitato molte volte di andare a vedere live di band favolose ma durante l’esibizione le persone presenti erano non più di 40/50 quando andava bene, perciò care Rock Band, se volete avere tanta gente sotto al palco e volete “pretendere” di più dai gestori di locali (perché a loro interessa solo e giustamente che il banco lavori), il nostro consiglio è quello di aggiornarsi e rendere la propria musica attuale e interessante. Iniziate da qui, altrimenti (secondo il nostro umile pensiero) continuerete a fare buona musica solo per voi e pochi altri.
Lo Zio Rock Dj e la Zia
A tutto Rock con gli “Hell in the Club”
06.04.2015 15:50Solo al Borderline di Pisa puoi vedere live rock di grande qualità e questo locale può vantare di avere una programmazione unica, in tal senso, in tutta la zona. In più come entri dentro, vieni accolto da belle persone e professionisti che ti fanno subito sentire a casa e non è roba da poco. Venerdì 3 Aprile 2015 abbiamo partecipato al live degli ”Hell in the club” band proveniente da Alessandria e Pordenone. 4 ragazzi, con esperienze diverse (Elvelking, Death SS, Secret Sphere) che ci hanno offerto un nuovo modo di vivere a 360 gradi il Rock’n’Roll, gran divertimento, tanta energia e ogni brano è stato una bomba sonora. Italiani, ma con una grande influenza americana, un modo di affrontare il palco che vuole regalare uno spettacolo incredibile dal vivo al loro pubblico, con un frontman che emerge e sa rappresentare al meglio la sua band. Il rock trasuda dai loro suoni, dall’atteggiamento, dal cantato, dall’esteriorità, da ogni piccolo dettaglio. Il nuovo album “Devil on my shoulder” è potente ed emozionante, mostra una capacità di scrittura musicale notevole, sia nel cantato che nella melodia. E’ stato un piacere ascoltare qualcosa di veramente nuovo, di diverso dal solito. Le band delle nostre zone dovrebbero imparare da queste realtà a rinnovarsi e a rendere divertenti ed attuali i loro brani rimanendo in puro stile Rock. Gli “ Hell in the club” ci sono riusciti benissimo tanto da sorprenderci e da lasciarci dentro una sensazione fantastica, quella di avere ascoltato un live coinvolgente come da tanto non ci succedeva. Siamo in contatto con gli HITC,che in più si sono dimostrati impeccabili anche fuori dal palco, per avere il loro materiale da passare in radio e per una prossima intervista telefonica. Band come questa devono trovare i loro spazi e avere una bella visibilità .
Noi e Garage Radio ci siamo.
BAND: Dave: voce - Andy:basso - Fede:batteria - Picco:chitarra
La Zia e lo Zio Rock Dj
Ricky Belloni e il suo omaggio ai Beatles
03.04.2015 21:52Oggi, musicalmente, siamo invasi da un’enormità di Tributi che hanno come obiettivo il fare bene il proprio compitino nel “copiare” i brani originali, ma in pochi sono in grado, e in maniera professionale, di Omaggiare i capolavori del passato.
Noi crediamo che sia inappropriato e limitativo definire la “B-tles3-bute” solo un semplice tributo perché loro sono un vero e proprio omaggio al mitico gruppo di Liverpool. Cinque straordinari musicisti,Alberto Favaro, Marco Gallo, Ricky Belloni, Max Corfini e Moreno Ferrara, solo con le loro voci ,in stile a cappella, hanno fatto un’opera veramente unica. Favaro e Gallo hanno arrangiato i brani dei Beatles, trasformandoli, usando anche diversi stili musicali e tutto ciò,secondo noi,vuol dire personalizzare e omaggiare la musicalità di questa storica e inimitabile band. Lavori di qualità come questo se ne vedono e sentono veramente pochi; onore a questi grandi musicisti italiani che con dedizione e fatica hanno però raggiunto un elevato livello e dovrebbero essere di esempio a chi non ha capito e non riesce a fare un omaggio ( oggi chiamato spesso e in modo negativo tribute) degno di essere chiamato tale. Andate ad ascoltare “ The voice never lies!” ovvero “La voce non mente mai!”, sarà una gran bella sorpresa!!
Ringraziamo ancora Ricky Belloni per essere intervenuto telefonicamente il 29 novembre 2014 durante la nostra trasmissione radiofonica a Garage Radio, uomo di gran simpatia, molto cordiale che ha una storia musicale alle spalle a dir poco “Mitica”.
La Zia e lo Zio Rock Dj